Codifica valori di prova ITT: permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al carico del vento
Spesso di fronte all’etichetta CE di un serramento non è facile capire esattamente a cosa corrispondono i valori che leggiamo. Un valore di tenuta all’acqua “9A” , ad esempio, come lo si può interpretare? A cosa corrisponde?
Per ognuna delle prestazioni di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al carico del vento dichiarate esistono due norme: una che descrive il metodo di prova in laboratorio, l’altra che definisce i criteri di classificazione dei risultati ottenuti. Qui di seguito riportiamo una tabella riassuntiva per quanto riguarda le norme relative alle tre prove in oggetto.
Esaminiamo ora nel dettaglio le singole caratteristiche prestazionali
Permeabilità all’aria
La permeabilità all’aria di un serramento, porta o finestra, descrive la sua capacità di lasciar passare aria, il così detto ”spiffero”, quando chiuso. La norma UNI EN 1026 definisce il flusso d’aria che passa attraverso il campione di prova, opportunamente chiuso, soggetto a pressioni di prova.
La permeabilità all’aria di un serramento riguarda solo ed esclusivamente il serramento, non in opera.
La classificazione si valuta misurando le perdite d’aria conseguenti alle pressioni applicate (in Pascal – Pa), in ottemperanza alla norma UNI EN 12207 che prevede cinque classi di prestazione da 0 a 4 (la migliore è la Classe 4).
Riportiamo qui di seguito la tabella riepilogativa delle classi e dei valori di prova ed il relativo grafico.
Come si può intuire dalla tabella, un serramento in Classe 4, a 100 Pa, lascia passare 3 m3 d’aria l’ora per m2 di superficie o 0,75 m3 d’aria l’ora per m lineare di giunto, sempre inteso come giunto tra parte fissa e parte mobile. Un serramento in Classe 3, invece, a 100 Pa, lascia passare 9 m3 d’aria l’ora per m2 di superificie. 100 Pa sono paragonabili a una spinta del vento sul serramento a una velocità di circa 45 km/h.
Sia un serramento in Classe 3 sia in Classe 4 devono garantire una resistenza fino a una pressione massima di 600 Pa. 600 Pa sono l’equivalente di una spinta del vento sul serramento a una velocità di circa 110 km/h.
Tenuta all’acqua
La tenuta all’acqua di un serramento, porta o finestra, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l’azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento.
La norma UNI EN 12208 definisce 10 classi di tenuta all’acqua. I serramenti testati secondo la metodologia illustrata nella UNI EN 1027 appartengono alla classe minima 1 quando, sottoposti per 15 minuti a getto d’acqua alla pressione atmosferica, non presentando infiltrazioni. Nel massimo livello di prestazione (classe 9) rientrano invece quelli che risultano impermeabili dopo 55 minuti alla pressione di 600 Pa. Oltre i 600 Pa di pressione, ai campioni che non presentano infiltrazioni d’acqua per un minimo di 5 minuti deve essere attribuita la classe E con indicata al pedice la pressione di prova.
Pertanto, un serramento impermeabile alla pressione di 750 Pa sarà classificato E750, mentre ad uno che non presenta infiltrazioni d’acqua alla pressione di 900 Pa verrà attribuita al classe E900.
Esiste anche la possibilità di considerare la presenza o meno di schermi o protezioni (come per esempio logge o porticati), e di operare una differenziazione nella tipologia di test di tenuta all’acqua del serramento. La norma UNI EN 1027 prevede infatti due differenti metodologie di prova (metodo A e metodo B), che simulano rispettivamente la condizione in cui i serramenti sono pienamente esposti alle intemperie, oppure dotati di protezioni.
I due metodi si differenziano per la portata d’acqua e per la modalità di irrorazione: nel metodo A durante la prova l’acqua viene spruzzata in modo più diretto sui giunti rispetto al metodo B, con la portata d’acqua maggiore (2 l/min·m2 rispetto ad 1 l/min·m2 utilizzato nel caso B). Anche la classificazione della UNI EN 12208 mette in luce questo aspetto, attribuendo una lettera A oppure B a seconda che si tratti di serramenti pienamente esposti i parzialmente protetti.
Un serramento in classe 7A quindi è stato sottoposto per 45 minuti ad una pressione crescente fino a 300 Pa. Con l’aumento della pressione a 450 Pa ha iniziato ad avere infiltrazioni prima che fossero passati cinque minuti.
Resistenza al carico del vento
La resistenza al carico del vento di un serramento, porta o finestra, descrive la sua capacità di resistere all’azione del vento. La norma UNI EN 12210 definisce la capacità del serramento, sottoposto a forti pressioni e depressioni, di mantenere deformazioni ammissibili, conservando le sue proprietà.
Il test di laboratorio consiste nel creare, mediante apposite macchine di compressione, le condizioni di pressione P1, P2 e P3 sul serramento e simulare l’azione del vento.
– P1 è la pressione statica del vento, ovvero il carico di vento di progetto da calcolare secondo la metodologia prevista dalla Circolare ministeriale 4 luglio 1996 n. 156
– P2 è la pressione pulsante pari a 0.5 P1 per 50 cicli
– P3 è la pressione di sicurezza pari a 1,5 P1
Il serramento sottoposto alle pressioni P1 e P2 non deve presentare né difetti visibili ad occhio nudo alla distanza di 1 metro con illuminazione naturale, né rotture o deformazioni permanenti che provochino il degrado funzionale del serramento. Al termine del test la permeabilità all’aria del serramento non deve aumentare di oltre il 20% rispetto alla prova iniziale. Alla pressione P3 il serramento sottoposto a prova deve rimanere chiuso e non sono ammessi distacchi di parti.
La norma UNI EN 12210 definisce cinque classi di resistenza al vento: 1, 2, 3, 4 e 5. Alla classe minima (1) corrisponde un carico di vento di progetto P1 di 400 Pa, mentre i serramenti di massimo livello prestazionale (classe 5) resistono ad un’azione del vento di 2000 Pa. E’ prevista inoltre la classe Exxxx da attribuire a serramenti che debbano essere testati a carichi del vento superiori a quelli previsti per la classe 5.
La norma UNI EN 12210 richiede la definizione della freccia massima ammissibile per l’elemento di telaio più deformato e la sua combinazione con la classificazione di resistenza al vento per l’intero serramento. Sono definite tre classi (A,B,C), connotate dai valori della freccia massima di inflessione della lunghezza dell’elemento di telaio considerato, secondo la seguente tabella.
Le classi di resistenza al vento e le classi di freccia relativa frontale devono poi essere combinate in una classificazione globale come illustrato nel prospetto seguente.
Un infisso in classe C3 quindi è stato sottoposto ad un un carico di vento di progetto P1 di 1200 Pa, e ha subito una inflessione pari a meno di un trecentocinquantesimo della lunghezza dell’anta (ad esempio con un’anta di 1400 mm, meno di 4 mm).
A titolo illustrativo inseriamo qui di seguito la tabella che indica la relazione tra velocità del vento in km/h e pressione in Pascal
Seguici su